Architettura dello strato ATM

La gestione dei VCC avviene attraverso il loro accorpamento in Virtual Path Connection o VPC: i VCC che hanno in comune i due terminali vengono accorpate in un unico VPC.

In questo modo certe operazioni dipendenti dai due terminali (ad esempio il routing) possono essere messe in comune a tutti i VCC che condividono lo stesso VPC.

Inoltre la realizzazione di una VCC non necessita dell'attività già portata a termine con la creazione del VPC.

Il formato dello header di una cella ATM è lievemente diverso a seconda che si tratti di una cella che viaggia internamente alla rete ATM, o tra l'utente e la rete.

Per comprendere il funzionamento di ATM, consideriamo lo header della cella prodotta dall'utente.

Questo si compone di

  1. 4 bit per il controllo del flusso, assenti nello header delle celle interne alla rete (GFC);
  2. 8 bit per l'identificatore del VPC;
  3. 16 bit per l'identificatore del VCC;
  4. 3 bit per l'indicazione del payload;
  5. 1 bit per la priorità della cella (CLP)

Per le funzionalità che ci interessano, cioè il controllo del traffico, vengono utilizzati i 4 bit GFC, il bit CLP, ed in parte i 3 bit per l'indicazione del payload.

Il controllo del flusso nello strato ATM

Dal frame relay al protocollo ATM

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