Caratteristiche "self clocking" di TCP

In realtà il protocollo TCP può sfruttare meglio le proprie capacità di auto-temporizzazione.

In figura, il mittente (sender) ha preparato e messo in coda una sequenza di pacchetti che vengono spediti "back-to-back".

In corrispondenza del collo di bottiglia (il collegamento con banda ridotta) i pacchetti vengono "spremuti", ed risultano rarefatti all'uscita del collo di bottiglia.

Il loro tempo di interarrivo è rappresentato da Pb in figura.

All'arrivo, la loro temporizzazione rappresenterà bene la capacità del path, a patto che questa resti costante.

Il ritmo di produzione degli acknowledge, che equivale al ritmo di arrivo dei segmenti, rappresenta dunque bene la capacità del path. Il loro tempo di interarrivo è rappresentato in figura da Ab.

Poichè la rete interferisce poco sul trasferimento degli ack, il tempo di interarrivo verrà osservato invariato dal mittente.

In conclusione, se il mittente temporizza i propri invii, terminato il burst iniziale per saturare la finestra, secondo la regola un invio per ack, Il sistema a regime è sufficientemente stabile.

Tuttavia il raggiungimento di un funzionamento a regime può essere problematico.

Stabilizzazione del protocollo TCP

Effetto feedback delle finestre scorrevoli

up: La congestione nelle reti di comuicazione

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