Si è accennato in precedenza al fatto che la tecnologia di base attualmente utilizzata per Internet è orientata alla trasmissione di dati, che è discontinua, con brevi punte di traffico separate da larghe pause. Invece la trasmissione di voce e video richiede flussi continui e per questo la loro trasmissione avviene tuttora su reti apposite e distinte.
Con la tecnologia ATM (Asynchronous Transfer Mode), che è in avanzata fase di sperimentazione, non sono più necessarie reti diverse. ATM è stata progettata per consentire la trasmissione simultanea di dati, voce e video.
Con ATM, all'inizio di una trasmissione, viene prescelto un percorso tra mittente e destinatario in modo da determinare il tipo e la velocità di trasmissione richiesta per ottenere una determinata qualità del servizio.
ATM è prevista per l'utilizzo di linee in fibra ottica con velocità di trasmissione dalle decine alle migliaia di megabit al secondo. In California la Pacific Bell fornisce attualmente collegamenti ATM a 45 Mb/s al prezzo di circa $ 5000 al mese.
La combinazione di ATM e fibre ottiche lascia intravedere la possibilità di estendere notevolmente le capacità delle reti come Internet.
Va ricordato tuttavia, come metro di confronto, che la rete GARR, la rete del Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica che collega decine di università italiane e migliaia di ricercatori e studenti, non è ancora satura. I suoi collegamenti principali operano alla velocità di 2 Mb/s. Si può quindi ritenere che un'infrastruttura del genere possa essere sufficiente per le attuali applicazioni di Internet, fino a che non si diffonderanno applicazioni di tipo multimediale. Quello che risulta saturo invece è il collegamento ad 1 Mb/s con gli USA.
Ma a questo inconveniente si potrebbe ovviare sfruttando meglio tecniche già disponibili e con una migliore organizzazione.
Innanzitutto le tecniche di compressione dei dati stanno rapidamente evolvendo, consentendo di ridurre notevolmente i requisiti di banda di trasmissione. Le tecniche di compressione di immagini e video richiedono notevole potenza di elaborazione, la quale tuttavia è sempre più accessibile con l'evoluzione dei microprocessori.
La soluzione organizzativa è agevolmente realizzabile e potrebbe dare risultati immediati. Si basa sulla semplice osservazione che l'accesso alle informazioni su Internet è molto concentrato. In pratica vale la cosiddetta legge del 90-10, che afferma che il 90% delle persone è interessato al 10% del materiale.
Poiché i costi dello spazio disco stanno anch'essi rapidamente descrescendo, diventa conveniente realizzare forme di distribuzione del materiale più richiesto disponibile su Internet, evitando innumerevoli accessi ad una unica locazione.
Ad esempio, in diverse nazioni sono presenti dei nodi Internet con funzioni di mirror, su cui sono replicate informazioni presenti negli archivi più richiesti negli USA. Il servizio di mirror mantiene una copia completa del materiale dell'archivio originale che aggiorna automaticamente quando avviene qualche modifica. Invece il servizio proxy è selettivo, mantiene una copia locale del materiale richiesto di recente, e quindi può essere efficace ed economico per un gruppo di utenti con affinità di interessi.
Se consideriamo che il costo in Italia di una linea dati internazionale da 2 Mb/s costa circa 3 miliardi l'anno, si vede che con una analoga cifra potremmo acquistare ai prezzi attuali circa 10000 Giga bytes di spazio disco, uno spazio sufficiente a contenere l'intero traffico di un anno su tale linea utilizzata costantemente alla massima capacità!
Trasportare la stessa quantità di dati mediante CD-ROM inviati per corriere aereo costerebbe molto meno di un millesimo.
Queste sono solo due delle molteplici convergenti indicazioni dell'assurdità delle tariffe telefoniche in regime di monopolio.