Recensioni dei film che ho visto al cinema nel 2012
Vincenzo Ambriola
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J. Edgar (4 gennaio 2012)
Un film di livello stilistico inferiore agli standard a cui ci ha abituato Clint Eastwood,
con un'ossessiva fissazione sul protagonista (J. Edgar Hoover, il fondatore della FBI) che lascia gli altri personaggi
vagamente tratteggiati. Resta il tema di fondo: la menzogna come strumento per raggiungere un fine nobile,
la calunnia e la discriminazione politica e razziale, la forza di una nazione che riesce a scrollarsi di dosso
un uomo senza scrupoli che ha creato una struttura che combatte proprio gli uomini senza scrupoli, i criminali. Un bel paradosso!
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La talpa (18 gennaio 2012)
Quando la trama diventa incomprensibile e i personaggi si confondono tra loro rendendo impossibile
capire chi fa cosa, anche il più attento degli spettatori si assopisce, accontentandosi
della fotografia e della musica, se di buon livello. I libri di Le Carré sono complessi e lenti. Il film,
purtroppo, non si discosta da questa linea stilistica.
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Shame (21 gennaio 2012)
Il titolo fa intuire il messaggio del film: sei libero di fare ciò che vuoi ma stai attento, ti
osserviamo e sappiamo tutto di te. Che poi la libertà significhi ore passate a vedere su internet
film porno, a frequentare prostitute e a cercare incontri sessuali con sconosciute, questo è un altro
problema e il film ce lo mostra crudamente. Ottima sceneggiatura, fotografia e recitazione. La colonna sonora,
fughe di Bach suonate da Glenn Gould, è eccezionale.
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Mission: Impossible - Protocollo fantasma (1 febbraio 2012)
Azioni roboanti per una trama insulsa e ovvia, con un Tom Cruise ai minimi storici della sua recitazione.
La musica poi, banali marcette russe, soltanto da dimenticare.
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Millennium - Uomini che odiano le donne (15 febbraio 2012)
Un remake che non aggiunge e non toglie nulla al film originale. Diverso stile di recitazione, un'intro
costosissima, una maggiore cura dei dettagli ma niente di più. Il film, come il precedente, racconta ciò
che è scritto meglio nel libro.
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Hugo Cabret (3D) (2 marzo 2012)
Se il futuro del cinema è nel 3D allora questo film ne è un'ottima anticipazione. Una storia leggera, semplice,
raccontata con garbo e interpretata con naturalezza dai due giovani protagonisti.
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Safe House - Nessuno è al sicuro (7 marzo 2012)
Ancora un bel film interpretato da Denzel Washington, nella parte della spia cattiva braccata
da tutte le agenzie del mondo. Classiche azioni di inseguimento, lotta corpo a corpo, sparatorie,
ben girate e coinvolgenti. A tratti ricorda The Bourne Identity, ma il confronto tra Matt Damon e
Ryan Reynolds è improponibile.
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Dark Shadows (16 maggio 2012)
Vampiri, ambientazioni gotiche, musica giusta e un Johnny Depp grande mattatore in versione Wacko Jacko. Un film leggero,
dalla trama semplice e rilassante.
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Margin Call (23 maggio 2012)
Spiegare l'alta finanza senza usare termini tecnici è come parlare di calcio senza dire che i
giocatori prendono a calci una palla. Con questa limitazione diventa difficile costruire una trama convincente e si
deve lavorare sui personaggi e sull'ambientazione. Purtroppo il film fallisce miseramente anche in questa
direzione, facendo rimpiangere lo splendido Wall Street di Oliver Stone.
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Molto forte, incredibilmente vicino (25 maggio 2012)
L'11 settembre è per gli americani uno spartiacque: da una parte la vita tranquilla in una nazione
protetta, dall'altra l'incubo del terrorismo, sia quello vero che quello propagandato. Parlare di qualcosa
accaduto nel giorno peggiore è molto difficile, perché la ferita sanguina ancora. Il bambino
del film ci racconta una tragedia personale, proiettandola nella sua città, che conosce bene e nella
quale trova conforto, in una ricerca tanto vana quanto utile. Troppe lacrime, forse, ma allora dobbiamo
aspettare il prossimo film su questa tragedia.
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Love & Secrets (9 giugno 2012)
Sotto la superficie pesante di un duplice dramma familiare si nasconde la violenza di una
società che impone scelte di vita non condivise. La bellezza di questo film sta proprio
nel mostrare scenari e sviluppi che non si verificheranno, in un crescendo di dolore e tragedia.
Ottima la recitazione e l'ambientazione, a volte scontata la colonna sonora.
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Marilyn (22 giugno 2012)
Delizioso è l'aggettivo che meglio descrive questo film. L'insicurezza di Marilyn, l'amore senza limiti del
terzo assistente alla regia, la gigioneria degli attori inglesi sono ingredienti che, ben mescolati,
rendono onore a tutti. Siamo lontani dalla classe della vera Marilyn, ma questa è un'altra storia.
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The Amazing Spider-Man (12 luglio 2012)
Buona trasposizione del personaggio dei fumetti, con ottima resa del 3D. Il resto è scontato.
La recitazione di Andrew Garfiled (nel ruolo di Spider-Man) è efficace e convincente.
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Biancaneve e il cacciatore (16 luglio 2012)
Inseguendo il Signore degli anelli la fatica è tanta e il risultato inferiore alle aspettative.
Questa rivisitazione della fiaba dei fratelli Grimm rispetta i canoni tradizionali della lotta
tra il bene e il male, sfruttando in pieno le inesauribili potenzialità della realtà
virtuale, con effetti speciali così curati da non apparire come tali.
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Il cavaliere oscuro - Il ritorno (2 settembre 2012)
Niente da dire su un'ottima rivisitazione cinematografica delle avventure di Batman. Azione,
effetti speciali, recitazione sono tutti aspetti che si mantengono a un livello molto alto.
Poco piacevole la spiegazione della trama alla fine del film: la sceneggiatura avrebbe dovuto
fornire elementi sufficienti a farla capire autonomamente a uno spettatore (almeno) attento.
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L'intervallo (7 settembre 2012)
Nel suo genere un gioiellino: niente colonna sonora, due attori debuttanti non professionisti, trama
inesistente, ambientazione in un ospedale abbandonato, scene lente con molta attenzione alla
vegetazione e agli aspetti architettonici dell'edificio, fotografia di gran classe. Perché
vederlo? Perché è fatto bene ed è diverso dagli altri. Dimenticavo, è un po'
noioso, ma vederlo potrebbe valerne la pena (in senso letterale, ovviamente).
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The Bourne Legacy (10 settembre 2012)
Poco comprensibile per chi non ha visto i tre episodi della saga di Jason Bourne, si differenzia per il
maldestro tentativo di spiegare la tecnologia che sta dietro i super uomini, addestrati per missioni
impossibili. Non mancano le azioni di lotta con vari strumenti, le sparatorie, gli inseguimenti, le
riprese in quasi tutti i posti belli del pianeta. Niente di nuovo, quindi, rispetto agli altri della serie
e, in generale, ai recenti film di azione e spionaggio.
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È stato il figlio (28 settembre 2012)
Senza scomodare registi del passato, i paragoni sono sempre impropri, si può dire che il
realismo di Ciprì presenta scene di vita che descrivono fedelmente la
nostra società. La grande bravura di Toni Servillo, poi, tiene alto il livello drammatico
del film fino al tragico e, inaspettato, epilogo.
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Skyfall
(31 ottobre 2012)
Sempre più dissacrante, questo episodio presenta i luoghi
e racconta i dettagli dell'infanzia di James Bond. Mancano l'amabile
ironia dei protagonisti e il gradevole intreccio delle storie passate
e non basta il fascino di Daniel Craig a confortarci. La barba,
poi, non si era mai vista sul volto del nostro amato agente segreto.
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Io e te
(1 novembre 2012)
Struggente e delicato nel descrivere le emozioni di due giovani moderni, alle prese con
problemi antichi. Un esercizio di stile che corona con successo il ritorno di Bertolucci
sul set, superbamente commentato da una colonna sonora sempre in tema.
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Argo
(21 novembre 2012)
Ricostruzione poco avvincente di un fatto realmente accaduto. Tutti fumano e fanno battute
per niente divertenti. Il nemico, poi, è presentato come il cattivo stupido e malvagio. Piatta la recitazione
di Affleck, spesso indeciso sulla maschera da indossare.
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Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
(14 dicembre 2012)
Scenari meravigliosi, effetti speciali a regola d'arte. Ciò che manca è
qualcosa di originale, di diverso dai tre episodi della serie del Signore degli anelli.
Se vi piace il genere, questo film fa per voi.
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La regola del silenzio
(21 dicembre 2012)
Il nuovo che avanza e il vecchio che fa da guida. In questo bellissimo film vediamo tanti
attori anziani che fanno strada ad altri più giovani. Tra questi spicca Shia LaBeouf,
in un'interpretazione magistrale del giornalista d'assalto, che scopre di avere un cuore e
riconosce, appunto, la regola del silenzio.