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Aprire una shell ed eseguire il comando
eclipse &Quando si lancia in esecuzione eclipse per la prima volta compare una dialog box per la selezione del workspace. Il workspace è sostanzialmente una cartella particolare del file system dove verranno salvate tutte le risorse che svilupperete.Marcate la casellina "use as default" per evitare che la dialog box compaia anche tutte le volte successive che lanciate eclipse.Ci sono essenzialmente tre tipi di risorse: file (es. sorgenti java), cartelle (contenute in cartelle o progetti, possono contenere cartelle o file) e progetti (contengono cartelle e file).File e cartelle sono concetti che già conoscete. Tutti i file e cartelle devono risiedere in progetti. I progetti possono essere aperti o chiusi (nell'ultimo caso non sono più modificabili). Se in futuro volete cambiare workspace o volete controllare di stare usando quello giusto: File -> Switch Workspace.Infine un click su Ok per aprire il workspace di default Si apre una finestra di workbench.Il termine workbench si riferisce all'ambiente desktop di sviluppo che integra molteplici tool per la creazione, navigazione, modifica e aggiornamento di risorse. Una finestra di workbench contiene una o più prospettive.La prospettiva selezionata come default è la resource perspective.Una prospettiva definisce l'insieme iniziale di view (viste) e di editor aperti e anche la loro disposizione sulla finestra di workbench.Al momento è visibile solo la welcome view (riottenibile in qualsiasi momento da Help -> Welcome). |
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Dopo una veloce panoramica delle scelte accessibili (le icone grandi: tutorial, ecc.) con un click su workbench apriamo l'ambiente di lavoro dove sono visibili altre view e un editor. Le view sono componenti visuali che permettono di navigare facilmente tra raccolte di informazioni organizzate in modo gerarchico (come le risorse), permettono di aprire risorse nell editor per modificarle e di accedere rapidamente a molteplici informazioni (es. i metodi di una classe). Quando si agisce su una view le modifiche, le cancellazioni, gli spostamenti sono immediati (salvataggio automatico). Un editor è anch'esso un componente visuale usato per creare, modificare, cancellare risorse e informazioni. Le modifiche fatte con un editor, a differenza delle view, seguono un ciclo di vita di tipo apri-salva-chiudi.Editor e view sono dette parti. Ogni parte può essere attiva o passiva. In un dato istante può esserci una sola parte attiva (quella con la barra di titolo accesa). In ogni momento l'unica parte attiva determina le operazioni che sono applicabili (abilitate) e controlla il contenuto della barra di stato. |
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Selezionare la Java perspective dal menu Windows: la useremo per sviluppare i nostri prossimi programmi. Giocare con le view, aprendone altre, in particolare la Navigator view (Windows -> Show View (-> Other)). Creazione di un progetto (da menu o da pulsante). Controllare default Compiler Compliance: 5.0 (non 1.4). Si suggerisce di usare il nome LIP-ES-06, e di creare un nuovo progetto per ogni esercitazione. Per tutte le altre opzioni che si possono scegliere al momento della creazione del progetto, lasciare i valori di default. Notare che una volta creato il progetto esso compare nella Navigator view e nella Package Explorer view. Creazione di una classe nel progetto (da menu, da popup o da pulsante): es. HelloEclipse. Non serve specificare il suffisso .java. Notare che l'intestazione del metodo main può essere generata automaticamente. I nomi dei file aperti compaiono nei tab dell'editor. Se a sinistra del nome del file compare un asterisco vuol dire che ci sono modifiche non ancora salvate (chiudendo adesso l'applicazione verrebbe chiesto se salvarle o meno). Per evidenziare che nel caso di programmi java il salvataggio sotto eclipse comprende la compilazione (e quindi la creazione del file .class), tenere visibile la Navigator view prima di salvare. Mostrare anche l'accesso alle risorse dal file system (sotto shell) esplorando il progetto corrente.Provare a eseguire il programma (da icona, da popup e con la combinazione di tasti Shift+Alt+X e poi col tasto J) |
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Proviamo a modificare il programma in modo che chieda all'utente la stringa da stampare. Bisognare importare il file Input.java nel progetto corrente: selezione progetto, poi selezione Import da popup, click su File System, poi Browse per selezionare la cartella contenente il file da importare, marcare le caselline dei file da importare e Finish per concludere. oppure copia nel progetto del file tramite shell e poi refresh del progetto. Mostrare attivazione e disattivazione del link view <-> editor per accesso rapido a classi e metodi. Mostrare export di un singolo file (File -> Export, marcare le caselline dei file da esportare, Browse per selezionare la destinazione e poi Finish per concludere). Giocare con le finestre: minimize, maximize, doppio click su barre e tab, fast view, drag and drop Per tornare alla situazione iniziale: Windows -> Reset Perspective. |
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Giocare con l'editor, introducendo errori, mostrando completamento assistito, introduzione automatica delle parentesi, ecc. Utili combinazioni di tasti (particolare attenzione alle voci in grassetto): NOTA: poiché molti aspetti sono configurabili liberamente dall'utente, le combinazioni di tasti riportate sotto potrebbero non corrispondere a quelle configurate sulla vostra applicazione (verificate con Key Assist). Key Assist: Shift+Ctrl+L Smart Insert: Shift+Ctrl+SPACE Word Completion: Alt+/ Cut Selection: Ctrl+X Copy Selection: Ctrl+C Paste Selection: Ctrl+V Auto Format: ESC Ctrl+F Line Indent: Ctrl+I Quick Fix: Ctrl+1 Save Current: Ctrl+S Save All: Shift+Ctrl+S Run Last Launched: Ctrl+F11 Tooltip Description: F2 Open javadoc-API in browser: Shift+F2 (Assicurarsi di aver settato prima il browser mozilla dal menu Windows seguendo Preferences -> General -> Web Browser). Code Access: F3 Go to next problem: Ctrl+. Go to previous problem: Ctrl+, Zoom in: Ctrl++ Zoom out: Ctrl+- |